Istantanea

Il gruppo italiano Iren opera come multiservizi in più campi di attività che vanno dalla vendita di gas, alla produzione e vendita di energia elettrica, allo smaltimento dei rifiuti, alla gestione integrata delle acque.

Struttura e settori

[Dicembre 2016]

Il gruppo Iren è composto da una ventina di società.  Al vertice si trova Iren Spa, con funzione di holding industriale e quotata sulla borsa di Milano.

I suoi ambiti di attività sono la produzione di energia elettrica e termica; la distribuzione di energia elettrica, gas e teleriscaldamento, lo smaltimento dei rifiuti, la gestione integrata delle acque.

 

Produzione di energia elettrica e termica

Tramite la società IREN Energia, Iren gestisce 19 impianti idroelettrici, 6 termoelettrici con cogenerazione di energia termica ed uno termoelettrico tradizionale. Inoltre, produce elettricità tramite tre impianti di termovalorizzazione dei rifiuti.

Nel 2016 il Gruppo Iren con i suoi impianti ha prodotto circa 9.100 GWh di energia elettrica. L’80% proviene dalle centrali cogenerative e termoelettriche, il 12% deriva dagli impianti idroelettrici, il 5% dagli impianti di dermovalorizzazione. La produzione annua di calore nel 2016 è stata pari a 2,868 GWh.

Tramite la società IREN Rinnovabili Iren produce energia elettrica da fonti alternative e rinnovabili, prevalentemente dal fotovoltaico.

Iren è azionista di maggioranza della società OLT che è proprietaria dell’impianto di rigassificazione posto nello spazio di mare di fronte alle coste tra Livorno e Pisa.

Distribuzione e vendita di energia elettrica, gas e teleriscaldamento

Il Gruppo Iren, tramite IRETI, distribuisce energia elettrica nelle Città di Parma e Torino. Tramite la società IREN Mercato, vende ai privati energia elettrica, gas, e calore per il riscaldamento domestico. La stessa società tratta anche la fornitura di combustibili per acquirenti industriali e per le attività produttive del gruppo.

Tra clienti industriali e clienti privati sono stati erogati oltre 15.000 GWh di elettricità: solo il 4% in regime di maggior tutela; il 45% sulla Borsa Elettrica, il 48 agli altri clienti finali e grossisti. Gestisce complessivamente 7.715 km di rete in media e bassa tensione.

Distribuisce gas naturale, attraverso 7.973 km di rete, nel Comune di Genova e provincia, oltre che nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Nel 2016 sono stati distribuiti complessivamente circa 2.7 miliardi di metri cubi di gas: 938 milioni ai clienti privati, 742.000 complessivamente. Sono stati invece destinati ad alimentare i propri impianti 1.547 milioni di metri cubi di gas.

IREN Energia si occupa anche del teleriscaldamento fornendo calore, attraverso una rete di 830 km di tubature, a 790.000 persone nelle città di Torino, Parma, Reggio Emilia, Piacenza e Genova.

Le sole attività commerciali hanno garantito al gruppo un fatturato di 2.187 milioni di euro.

 

Smaltimento rifiuti

Tramite la società Iren Ambiente effettua la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (direttamente o tramite società partecipate) servendo 147 comuni per un totale di 2.100.000 abitanti. Nel 2016 sono stati trattati nelle sue discariche e stazioni di collezione, stoccaggio e recupero 1,8 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui il 67% sono rifiuti urbani.  Possiede 3 termovalorizzatori fra cui quello di Torino,  da cui ha tratto 190 GWh di calore e 473 GWh di elettricità.

 

Gestione integrata acque

Iren, tramite IRETI, si occupa della gestione dei servizi idrici integrati nelle province di Genova, Savona, La Spezia, Imperia, Parma, Piacenza e Reggio Emilia attraverso la fornitura di acqua potabile e la raccolta e depurazione delle acque reflue.Con circa 18.494 chilometri di reti per l’approvvigionameto idrico, quasi 9.617 km di fognature e 1.136 impianti di depurazione, Iren raggiunge complessivamente più di 2.670.000 abitanti.

Controllate

Tramite IREN Energia: Iren Servizi e Innovazione

Tramite IREN Mercato: Iren Gestioni Energetiche, GEA Commerciale

Tramite IRETI: Atena (e la sua controllata: Atena Trading), Consorzio GPO, Iren Laboratori, Mediterranea delle Acque (e le sue controllate: Idrotigullio, Immobiliare delle Fabbriche)

Tramite IREN Ambiente: AMIAT V  (e la sua controllata: AMIAT), Bonifica Autocisterne, Montequerce, Ricupero Ecologici Industriali, TRM Holding, TRM V, TRM

Proprietà

I comuni di Genova e Torino detengono insieme, tramite la società Finanziaria Sviluppo Utilities Srl, il 36% delle quote societarie, il Comune di Reggio Reggio Emilia detiene l’8%, quello di Parma il 3%. Il restante 52% è venduto sul mercato.

[Consob, luglio 2017]

Dipendenti

Dispone di 6.226 dipendenti. Circa la metà sono operai (3.003).

Dirigenti

Il consiglio di amministrazione al 31/12/2016 è formato da Paolo Peveraro (presidente), Ettore Rocchi (vicepresidente), Massimiliano Bianco (amministratore delegato e direttore), Moris Ferretti, Lorenza Franca Franzino, Alessandro Ghibellini, Fabiola Mascardi, Marco Mezzalama, Paolo Pietrogrande, Marta Rocco, Licia Soncini, Isabella Tagliavini, Barbara Zanardi.

Fatturato

Nel 2016 ha fatturato 3.283 milioni di euro, 7% in più rispetto all’anno precedente.

Profitti

I profitti, per il 2016, sono stati di 174 milioni di euro, 47% in più rispetto all’anno precedente.

Comportamenti

Ambiente

Il gruppo Iren detiene il 49% della società OLT (Offshore LNG Toscana) che gestisce il rigassificatore “FSRU Toscana” ormeggiato a circa 22 km dalle coste tra Livorno e Pisa. Il progetto del rigassificatore presentato nel 2003 e realizzato, con grossi ritardi e costi lievitati fino a circa 1 miliardo di euro, solo nel dicembre 2013 ha trovato l’opposizione di cittadini e associazioni ambientaliste, che ne denunciavano il forte impatto ambientale: la presenza di cloro negli scarichi della lavorazione, un eccessivo efflusso di acqua fredda dagli impianti, il rumore che influisce sulla vita dei cetacei di passaggio in quel tratto di mare (si vedano i report di Greenpeace “Un rigassificatore off-shore nel Santuario dei Cetacei” e “Complotto in alto mare”).  Il fallimento del progetto è riconosciuto da più parti. L’impianto risulta sostanzialmente inattivo. Nonostante il terminale sia stato riconosciuto come “strategico” dal governo e che pertanto le imprese che hanno realizzato il progetto godano del cosiddetto “fattore di garanzia” – per il quale i ricavi necessari all’ammortamento dell’investimento sono garantiti  da apposite sovvenzioni statali finanziate dalla collettività, anche in caso di inattività – Iren ha annunciato di voler vendere la propria quota di partecipazione in OLT e di liberarsi del rigassificatore (intervista all’amministratore delegato di Iren, Massimiliano Bianco al Secolo XIX -the MediTelegraph datata 20 ottobre 2016). Della stessa intenzione sarebbe Uniper – la società tedesca che affianca Iren nella gestione del rigassificatore – che avrebbe affidato a Goldman Sachs la vendita della partecipazione detenuta in OLT Offshore LNG Toscana (Reuters, 3 Febbraio 2017)