Istantanea
La famiglia Benetton opera nel settore dell’abbigliamento e del tessile tramite due gruppi multinazionali: Benetton Group e Olimpias Group. Il primo è un gruppo commerciale che garantisce ai propri punti vendita la fornitura costante di capi d’abbigliamento, ordinati ad un esercito di terzisti sparsi in tutto il mondo. Il secondo è un gruppo industriale che oltre a produrre filati e tessuti, contribuisce a rifornire Benetton Group con capi di vestiario prodotti in proprio o da subfornitori.
Struttura e settori
[Dicembre 2015]
Benetton Group è composto da 31 filiali, sparse in 21 paesi, al cui apice si trova la società Benetton Group Srl, a sua volta posseduta al 100% da Edizione Srl. Il suo ambito di attività è puramente commerciale ed organizzativo. Da una parte organizza l’approvvigionamento (inbound) di capi di vestiario tramite ordini collocati presso centinaia di terzisti sparsi in Europa, Africa del Nord, Asia; dall’altra rifornisce (outbound) i negozi che commercializzano i suoi prodotti con i marchi United Colors of Benetton, Undercolors of Benetton, Sisley. Nei suoi negozi si può trovare anche il marchio Olimpias, formalmente appartenente alla consorella Olimpias Group.
Non esistono numeri ufficiali relativi ai terzisti con i quali Benetton Group intrattiene rapporti di fornitura, ma si stima che superino i 500. I paesi in cui sono dislocati si estendono dall’Europa dell’Est, al Nord Africa (Egitto), all’Asia (Turchia, India, Bangladesh, Laos, Cambogia, Indonesia, Vietnam, Cina). Tuttavia Benetton Group ottiene capi di abbigliamento anche dalla consorella Olimpias Group, a sua volta organizzata sull’uso massiccio di terzisti in paesi come Tunisia, Turchia, Romania, Ungheria, Serbia, Croazia e altri localizzati in Asia. Purtroppo non esistono dati ufficiali relativi alla quota di produzione fornita da Olimpias, ma da un confronto tra i dati di bilancio dei due gruppi, se ne deduce che non può andare oltre il 20% del valore.
Benetton Group fa giungere i suoi prodotti ai consumatori per il 60% tramite negozi multimarca (wholesale) e per il 40% tramite punti vendita ad insegna Benetton (retail) che, fra quelli gestiti in proprio e quelli concessi in franchising, sono più di 5000 in oltre 100 paesi.
Benetton Group gestisce il flusso di vestiario per il tramite di due poli logistici. Il primo, predominante, si trova a Castrette-Villorba in provincia di Treviso. Il secondo, subalterno, si trova in Cina a Shenzhen, nella provincia di Guangdong (Cina continentale meridionale). Il polo di Castrette è il centro direzionale del gruppo che pianifica e garantisce il rifornimento costante di tutti i suoi punti vendita tramite un sistema che le permette di conoscere in tempo reale le necessità dei suoi negozi e di individuare i terzisti più appropriati. Esteso su 30.000 metri quadri, funziona più con i robot che con gli umani. Con appena 28 persone gestisce quotidianamente 80.000 colli per una capacità totale di magazzino pari a 800.000 scatole. Complessivamente da Castrette transita il 95% dei capi di abbigliamento commercializzati da Benetton Group, precisando che il mercato europeo contribuisce al fatturato del gruppo per il 74%. In questo meccanismo il polo di Shenzen (gestito da Benetton Asia Pacific) agisce da succursale che da una parte svolge un ruolo di approvvigionamento mantenendo i rapporti con i terzisti asiatici, dall’altra di rifornimento garantendo le forniture ai punti vendita dell’area del Pacifico. Non è del tutto chiaro come sia strutturata la catena di comando della filiera produttiva asiatica, ma va tenuto presente che Benetton Group possiede filiali non solo in Cina e ad Hong Kong, ma anche in India, Turchia, Korea, Iran, Giappone, Taiwan. Non è escluso che qualcuna di loro funga anche da punto di contatto con terzisti della propria nazione.
Olimpias Group è composto da 9 filiali, al cui vertice sta la capogruppo Olimpias Group Srl, a sua volta posseduta al 100% da Edizione Srl, tramite la società finanziaria Schematrentotto S.r.l.. Escluso la capogruppo, domiciliata a Ponzano Veneto, tutte le sussidiarie hanno sede all’estero e precisamente, in Romania, Serbia, Ungheria, Crozia e Tunisia. Il suo ambito di attività è prevalentemente industriale, rappresentato per l’84% da vestiario immesso nella filiera commerciale di Benetton Group e per il restante 16% da filati e tessuti venduti a terzi. Non esistono molte informazioni sulla struttura produttiva di Olimpias rispetto ai capi di abbigliamento, ma se ne deduce che sia di doppio tipo. La prima modalità, basata sul contoterzismo integrale, prevede l’utilizzo di imprese esterne alle quali demanda la produzione integrale dei capi di vestiario, dal modello fino all’assemblaggio. Questa modalità, simile a quella utilizzata da Benetton Group, è applicata in maniera particolare in Asia e alcuni paesi dell’Europa dell’Est dove Olimpias non dispone di stabilimenti industriali. La seconda modalità, basata sul contoterzismo parziale, prevede l’affidamento a imprese esterne di fasi specifiche di lavorazione.
Il paese più importante è la Tunisia che realizza un terzo del fatturato di Olimpias. Presente nel paese dagli anni Novanta , dispone di tre piccoli poli produttivi nell’area di Sousse, Gafsa e Kasserine, che comprendono tessitura, confezionamento, tintura, stampa, lavaggio, prevalentemente di jeans. Dai numeri si comprende che le lavorazioni interne al gruppo sono molto parziali, dal momento che dispone di 650 dipendenti interni a fronte di 150 terzisti che impiegano 10.000 persone. Il grosso della lavorazione esterna è rappresentata dal confezionamento, pur comprendendo 24 laboratori di tessitura.
Oltre che in Tunisia, Olimpias opera in Serbia, Croazia, Romania, Ungheria, e naturalmente Italia. A Osijek (Croazia), possiede un impianto specializzato in tessitura e tintoria che, col coinvolgimento di terzisti, confeziona abiti in lana e cotone. A Nis (Serbia) grazie a uno stabilimento che impiega 1300 dipendenti e l’utilizzo di vari terzisti che complessivamente impiegano 800 persone, produce articoli di maglieria. In Ungheria (Nagykálló) e Romania (Judetul Sibiu) dispone di sedi logistiche che intrattengono rapporti con terzisti di vari paesi dell’Est (Polonia, Moldavia, Slovacchia, Ucraina) per la produzione di capi d’abbigliamento.
Quanto all’Italia Olimpias opera in 5 stabilimenti per quanto riguarda la filatura e la tessitura. Questi si trovano a Soave (VR), Travesio (PN), a Prato (due sedi), Pignataro Maggiore (CE), a Ponzano Veneto (TV), dove anche si creano collezioni di capi di abbigliamento per la loro successiva industrializzazione e commercializzazione. Inoltre a Castrette (TV) Olimpias possiede un ramo d’azienda attraverso cui gestisce i rapporti di fornitura con le proprie filiali estere dell’Est Europa e del nord Africa.
Olimpias non dispone di filiali in Asia, ma da vari reportage risulta che mantiene rapporti di fornitura con aziende dislocate in Bangladesh, attraverso forme che non sono note.
Controllate
Retail Italia Netwok S.r.l. (Italia); Benetton Servizi S.r.l. (Italia); Fabrica S.p.A. (Italia; Ponzano Children S.r.l. (Italia); Villa Minelli Società Agricola ar.l. (Italia); Aerre S.r.l. (Italia); Filatura di Vittorio Veneto S.r.l. (Italia); Benetton Serbia Doo (Serbia); Benetton International Sa (Lussemburgo); Ben Mode Ag (Svizzera); Benetton 2 Retail Comércio de Produtos Texteis Sa (Portogallo); Benetton Agency Ireland Ltd (Irlanda); Benetton Asia Pacific Ltd (Hong Kong); Benetton Canada Inc (Canada); Benetton Commerciale Tunisie S.àr.l. (Tunisia); Benetton de Commerce International Tunisie S.àr.l. (Tunisia); Benetton Denmark Aps (Danimarca); Benetton France Commercial Sas (Francia); Benetton Hellas Agency of Clothing Single Partner Epe (Grecia); Benetton India Pvt Ltd (India); Benetton Japan Co Ltd (Giappone); Benetton Korea Inc (Corea del Sud); Benetton Pars Pjsc (Iran); Benetton Retail Deutschland GmbH (Germania); Benetton Retail Poland Sp Zoo (Polonia); Benetton Russia Ooo (Russia); Benetton Services Sa de Cv (Messico); Benetton Services II Sa de Cv (Messico); Benetton Mexicana Sa de Cv (Messico); Benetton Trading Taiwan Ltd (Taiwan); Benetton Trading Usa Inc (Stati Uniti); Benetton Giyim Sanayi ve Ticaret As (Turchia); Kazan Real Estate Ooo (Russia); New Ben GmbH (Germania); Sc Anton Industries S.r.l. (Romania); Olimpias Knitting Serbia Doo (Serbia); Olimpias Tunisia S.àr.l. (Tunisia); Shanghai Benetton Trading Company Ltd (Cina); Olimpias Industrielle Tunisie S.àr.l. (Tunisia); Olimpias Manufacturing Tunias S.àr.l. (Tunisia); Olimpias Tekstil Doo (Croazia); Olimpias Ungheria Kft (Ungheria); Olimpias MFG Romania S.r.l. (Romania).
Proprietà
Le due società sono controllate al 100% dalla famiglia Benetton tramite la holding Edizione S.r.l che sta al vertice del conglomerato Benetton.
Dipendenti
Complessivamente il ramo tessile-abbigliamento nel 2015 ha impiegato 9164 persone, di cui 6500 alle dipendenze di Benetton Group e 2700 di Olimpias Group. Non è noto il numero di lavoratori alle dipendenze dei terzisti che formano la sua intera filiera produttiva globale.
Dirigenti
[Dicembre 2015]
Francesco Gori è il presidente di Benetton Group S.r.l, e Tommaso Brusò è il Chief Operating Officer (COO) ne è amministratore delegato. Il consiglio di amministrazione è composto da Christian Benetton, Franca Bertagnin Benetton, Sabrina Benetton, Francesco Gori, Marco Patuano, Tommaso Barracco, Christian Coco, Fabio Buttignon, Francesco Panfilo e James McArthur
Christian Benetton è il presidente di Olimpias Group S.r.l. Gianni Zanella ne è amministratore delegato. Il consiglio di amministrazione è inoltre composto da Christian Coco, Carlo Bertazzo, Tommaso Barracco eFrancesco Panfilo.
Fatturato
I ricavi per l’anno 2015 di Benetton Group ammontano a 1.529 milioni di euro e sono stati realizzati per il 36% in Italia, il 38,3% nel resto d’Europa, il 21.8% in Asia, il 3,6% nelle Americhe.
Olimpias Group ha ricavato complessivamente 392,3 milioni di euro, derivanti per l’84,5% dalla produzione di abbigliamento venduto quasi interamente a Benetton Group, per il 4.2% dalla produzione di filati, il 10,1% di tessuti e 1,1% di accessori.
Profitti
Nel 2015 Benetton Group ha ottenuto un utile netto negativo (deficit) di 46 milioni di euro. Olimpias, invece, ha realizzato un profitto netto di 3,6 milioni.
Comportamenti
TrasparenzaDopo la ristrutturazione, avviata nel 2014, il sito di Benetton Group (www.benettongroup.com) non fornisce molte informazioni sulla struttura del gruppo e sulla proprietà, reperibili invece sul sito della capogruppo Edizione s.r.l.. Il sito di Benetton Group contiene una sezione dedicata alla sostenibilità ambientale e sociale che però è scarna di notizie. Non pubblica né bilancio sociale, né bilancio ambientale. Il rapporto con i fornitori è esclusivamente menzionato nel codice di condotta di Benetton Group che recepisce le “Linee Guida su Imprese e Diritti Umani delle Nazioni Unite”. Al punto D.1., vi si stabilisce che “Chiunque entri in relazioni d’affari con il Gruppo Benetton non utilizzerà subfornitori per la realizzazione (o per parte della realizzazione) dei prodotti del Gruppo senza il consenso scritto, precedentemente ricevuto, dal Gruppo stesso. Chiunque entri in relazioni d’affari con il Gruppo Benetton dovrà assicurarsi che i subfornitori si attengano a questo Codice di Condotta e firmino una copia dello stesso.”. Ma né Benetton, né Olimpias pubblicano una lista dei propri fornitori.
Sicurezza e diritti dei lavoratoriNel 2013 Benetton è stata al centro delle cronache, insieme a numerosi altri marchi internazionali, per l’incidente del Rana Plaza, un edificio di 8 piani situato a Dhaka in Bangladesh, che ha procurato la morte a 1130 persone per il crollo avvenuto il 24 aprile 2013. L’edificio, costruito al di fuori delle norme sulla sicurezza, ospitava alcune fabbriche di confezionamento che lavoravano per conto di grandi marchi internazionali. Dalle macerie sono anche emerse fatture e altri documenti che provavano un rapporto di lavoro fra Benetton e New Wave Style, una delle imprese operanti nel palazzo, ma il gruppo trevigiano ha negato a lungo il suo coinvolgimento. Di fronte all’intensificarsi delle prove, alla fine Benetton ha ammesso di essersi rifornita dall’impresa in questione ed ha accettato di sottoscrivere un accordo sulla sicurezza proposto dai sindacati internazionali e dalla Clean Clothes Campaign. Le forze a difesa dei diritti dei lavoratori hanno anche richiesto alle imprese committenti di istituire un fondo comune per il risarcimento delle vittime. Solo nell’aprile 2015, dopo un’intensa campagna di pressione, Benetton ha annunciato l’intenzione di versare al fondo 1.1 milioni di dollari contro i 5 richiesti dalla Campagna. Benetton dichiara di impegnarsi ad estendere “progressivamente” gli impegni presi con la sottoscrizione dell’Accordo per la sicurezza degli edifici in Bangladesh a tutta la catena di fornitura globale, ma non spiega quando e come voglia dare corso a questo impegno.
Benetton Group alla data del suo annuncio (29 giugno 2017), non risulta tra i primi firmatari del rinnovo dell’ Accordo per la prevenzione degli incendi e sulla sicurezza degli edifici, che prolunga per altri tre anni, a partire dal 2018, il precedente accordo (che Benetton aveva sottoscritto).
Regimi oppressivi
Benetton e Olimpias hanno filiali in Russia, Tunisia, Turchia, Messico, Cina, Iran, considerati regimi oppressivi secondo Ethical Consumer 2011.
Paradisi fiscaliPresenza di filiali Benetton Group in paradisi fiscali.